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Fatturazione differita Benfapp OIL: come posso emettere un’unica fattura mensile, per tutti i rifornimenti carburante, effettuati nell’arco di un mese?
Alcuni clienti chiedono un’unica fattura, per tutti i rifornimenti effettuati nell’arco di un mese. Con Benfapp Oil, è possibile gestire questa tipologia di richiesta, per i clienti e le rispettive targhe, per cui in fase di registrazione del rifornimento, si desidera non sia emessa fattura immediata bensì differita.
Come fare
Per gestire i clienti, che richiedono fatturazione differita, selezionare da web app “GESTIONE FIDI” nella Homepage, profilo Manager.

In questa sezione è anche possibile visionare, nella LISTA FIDI, i fidi, cioè i clienti, per cui viene applicata la fatturazione differita e aggiungere un nuovo Fido/Cliente (a fatturazione differita), selezionando “NUOVO FIDO”.
Cercare un cliente
Per cercare e selezionare un cliente è anche possibile digitare il codice Benfapp/Piva/Ragione sociale.
Al click di uno dei risultati sarà possibile visualizzare la sezione in cui compilare i dati del Fido del cliente selezionato.
Impostazioni limiti
Per impostare i limiti di fido, è necessario indicare nei campi "Importo Fido Mensile" e "Importo Residuo alla data", entità uguali in fase di creazione, ad esempio "10000" e "10000". Questo vuol dire che, fino a 10000 euro di spesa rifornimenti per mese, per quel cliente, saranno a fatturazione differita.
Si consiglia di indicare, in questi campi, la stima di un importo che più si avvicina all’importo massimo reale, per evitare che al superamento della soglia massima, sia emessa fattura immediata, oppure, in alternativa è possibile inserire un importo molto alto così da ovviare al superamento.
Selezionare, in seguito, le targhe da includere nella fatturazione differita (basta cliccare una targa per visualizzare "TARGHE CLIENTE CON FIDO").
Se al cliente non interessa indicare la targa, selezionare TARGA NON INDICATA ogni volta sia utile.

Una volta salvato il FIDO, al rifornimento successivo, per il cliente salvato, con una delle targhe "CON FIDO", non verrà emessa fattura immediata ma, il rifornimento, verrà inserito tra quelli a fatturazione Differita (nell'app Benfapp Oil verrà notificato con apposito PopUp di conferma).
Monitoraggio
Sarà possibile visionare tutti i rifornimenti, di ciascun cliente, a fatturazione differita, per cui verrà emessa fattura il 5 del mese nella sezione "FATTURAZIONE DIFFERITA" accessibile dalla Home.

Per facilitare il lavoro del commercialista, per le fatture differite è stata definita una numerazione separata, che inizia con FD (anziché FE).
Infine
L'emissione delle fatture differite, avviene ogni 5 del mese, relativamente ai rifornimenti a fatturazione differita del mese precedente e viene gestita da Benfapp in maniera automatica e trasparente.
Benfapp provvederà a specificare la tipologia documento e la numerazione in automatico, nel caso di questa tipologia di fatture, infatti, la numerazione è a sé e prevede l’inserimento del prefisso FD.

Cosa cambia per chi ha la licenza generazione DDT?
Per ottemperare alla norma sulla fatturazione differita (articolo 21, DPR n. 633/72), contestualmente alla registrazione di ciascun rifornimento a fatturazione differita viene generato il corrispondente DDT (formato XML) ed inviato via PEC all'indirizzo di posta certificata del cliente. Tali DDT vengono inoltre automaticamente indicati nella fattura differita che poi verrà emessa, nel rispetto delle indicazioni dell'Agenzia delle entrate.

Devo effettuare un'integrazione per una fattura passiva proveniente da San Marino. Devo utilizzare il nuovo TipoDocumento TD28 oppure TD19?
Nella fattura ordinaria il nuovo tipo di documento TD28 è utile a rispettare l’obbligo di comunicazione tramite l’invio a SDI delle operazioni di acquisto di beni da San Marino per le quali sono state ricevute fatture cartacee con addebito dell’imposta.
Il tipo documento TD19 deve essere adoperato nel caso in cui la fattura ricevuta dall’operatore sammarinese (elettronica o cartacea) sia senza addebito dell’imposta.
Per emettere un TD28, accedi dal tuo cruscotto web con profilo Manager alla Home page, seleziona “CREA FATTURA” e nella pagina successiva “Compila autofattura”. Nella sezione DATI AUTO FATTURA seleziona il tipo documento TD28 e procedi con la compilazione.
Come si crea una fattura elettronica in regime forfettario?
Benfapp ti guida in pochi e semplici passi ad emettere una fattura elettronica:
1.  Crea profilo
Accedi al portale e configura il tuo profilo di fatturazione:
•  Regime fiscale (RF02 per Contribuenti minimi o RF19 per Regime Forfettario)
2.  Dati cedente
Inserisci i tuoi dati:
•  Nome (tipo azienda/ragione sociale/indirizzo)
•  Partita IVA e Codice Fiscale
•  Email
3.  Dati cessionario
Se non è già registrato, inserisci i dati del tuo cliente (successivamente potrai richiamarlo con P.IVA / CF / codice Benfapp):
•  Nome
•  Partita IVA e Codice Fiscale
•  Email e PEC
•  Codice destinatario o Codice univoco
4.  Dati fattura
Inserisci i dati dei prodotti e dei servizi da fatturare:
•  Nome o codice prodotto/servizio
•  Data
•  Prezzo unitario
•  Aliquota IVA (natura IVA N2.2 - prodotti o servizi non soggetti ad IVA, in quanto il regime forfettario è esente dall’applicazione dell’IVA)
5.  Imposta di bollo virtuale
Sulle fatture di importo superiore a 77,47€ i forfettari devono applicare l’imposta di bollo di 2€.

6.  Dati di pagamento
Inserisci dati opzionali e di pagamento:

7.  Diciture obbligatorie
Verifica le diciture obbligatorie indispensabili per una Partita IVA in regime forfettario:
•  Operazione senza applicazione dell’IVA, effettuata ai sensi dell’articolo 1, commi da 54 a 89, l. n. 190 del 2014 così come modificato dalla l. n. 208 del 2015 e dalla l. n. 145 del 2018
•  Operazione non soggetta a ritenuta alla fonte a titolo di acconto ai sensi dell’articolo 1, comma 67, l. n. 190 del 2014 e successive modificazioni” (Occorre indicare il fatto che i prodotti, i servizi e l’importo della cassa previdenziale inclusi nella fattura non siano soggetti ad IVA, utilizzando il Codice IVA con natura N2.2 – Non soggette altri casi).
8.  Invia fattura
Benfapp firma e invia la fattura al Sistema di Interscambio.

Ecco la tua fattura elettronica:
Come faccio a registrare i dati fiscali di Associazioni Sportive, Onlus e Condomini?
Su Benfapp la registrazione dei dati di fatturazione viene guidata, in modo da evitare rifiuti da parte del Sistema di Interscambio.
Innanzitutto verifica se l'associazione/condominio possiede o meno una Partita Iva (se non ne sei certo fai consultare una visura al cliente).
Se infatti non possiede una Piva, quel campo non va compilato, pena il rifiuto da parte di SdI delle fatture.

Per registrare:

- da web con utenza MANAGER, nella home clicca sul tasto "REGISTRA NUOVO CLIENTE"
- seleziona il tab "Azienda/Associazione/Società sportiva"
- compila i dati (Ragione sociale, Codice Fiscale, Indirizzo, etc)
- se il cliente NON possiede P.IVA lascia VUOTO il campo Partita IVA
È disponibile il DDT in cui risultino i beni ceduti oggetto di una fattura differita?
Sì. con l’adozione del nuovo formato della fattura elettronica, abbiamo utilizzato il nuovo codice TD24 per indicare il tipo documento della fattura differita e secondo la Guida alla Compilazione dell’Agenzia delle Entrate, diventa necessario un DDT o altro documento equipollente (con le caratteristiche stabilite dal d.P.R. n. 472/96) che accompagni la merce. Gli estremi del DDT sono automaticamente inseriti nella sezione apposita della fattura differita.
Per tutto il 2021 abbiamo offerto gratuitamente ai nostri clienti il servizio di produzione per le fatture differite del DDT corrispondente, che si può visualizzare (o scaricare) dal dettaglio della fattura. Abbiamo utilizzato il modello PEPPOL BIS Documento di Trasporto 3.1 omologandoci alle linee guida AgID sullo standard europeo. Ciascun esercente dovrà decidere entro l’anno se portarli in conservazione digitale.
Per quanto non imposto dalla norma, per agevolare il lavoro dei commercialisti, da febbraio 2021 abbiamo recepito la richiesta di utilizzare una numerazione progressiva ad hoc: FD.
È possibile effettuare autofattura per splafonamento?
Sì. con l’adozione del nuovo formato della fattura elettronica, nel caso in cui l’esportatore abituale acquisti con dichiarazione d’intento per un importo superiore al plafond disponibile, può sanare la situazione (Risoluzione n. 16/E del 06/02/2017). Il cessionario/committente può predisporre e trasmettere via SdI un’autofattura con tipologia documento TD21 che sarà recapitata solo al soggetto emittente.
Alternativamente, dovrebbe effettuare richiesta al cedente/prestatore di effettuare una variazione in aumento dell’Iva, ai sensi dell’articolo 26 del d.P.R. n. 633 del 1972.
Procedura da cruscotto web Manager:
1.  Nell’area di generazione della fattura, seleziona “Autofattura”.
2.  Come tipo documento seleziona “TD21 - autofattura per splafonamento”.
3.  Inserisci i dati della fattura da integrare.
4.  Compila le linee di dettaglio, in base a cui saranno calcolati gli imponibili e le relative imposte.
Se hai dei dubbi sulla norma, ti consigliamo di confrontarti col tuo commercialista. L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione una Guida alla Compilazione.
È possibile effettuare integrazione/autofattura per acquisto da fornitore estero di beni già presenti in Italia (ex art. 17 c.2 d.p.r. 633/72)?
Sì. con l’adozione del nuovo formato della fattura elettronica, il cessionario/committente può effettuare l’integrazione della fattura (nel caso di acquisti intracomunitari) o emettere autofattura (nel caso di acquisti extra-comunitari), che sarà recapitata al solo soggetto emittente, usando il tipo documento TD19 ed inviandolo tramite SdI.
In questo modo non sarà costretto a comunicare i dati dell’operazione ricevuta dal fornitore estero, integrati con quelli dell’imposta, tramite l’esterometro.
Procedura da cruscotto web Manager:
1.  Nell’area di generazione della fattura, seleziona “Autofattura”.
2.  Come tipo documento seleziona “TD19 - Integrazione/autofattura per acquisto di beni ex art. 17 c.2 DPR 633/72”.
3.  Inserisci i dati della fattura da integrare:
 Se la fattura l’hai ricevuta tramite Benfapp, puoi richiamarla col suo numero ed i campi saranno precompilati con il contenuto della fattura.
 In caso contrario, dovrai inserire i dati manualmente.
4.  Compila le linee di dettaglio, in base a cui saranno calcolati gli imponibili e le relative imposte.
Se hai dei dubbi sulla norma, ti consigliamo di confrontarti col tuo commercialista. L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione una Guida alla Compilazione.
È possibile effettuare integrazione per acquisto di beni intracomunitari, evitando la comunicazione con esterometro?
Sì. con l’adozione del nuovo formato della fattura elettronica, il cessionario/committente può effettuare l’integrazione della fattura usando il tipo documento TD18, inviandolo tramite SDI, che sarà recapitata al solo soggetto emittente (dato che è quest'ultimo ad essere tenuto ad integrare la fattura con l'Iva).
In questo modo non sarà costretto a comunicare i dati dell’operazione ricevuta dal fornitore estero, integrati con quelli dell’imposta, tramite l’esterometro.
Procedura da cruscotto web Manager:
1.  Nell’area di generazione della fattura, seleziona “Autofattura”.
2.  Come tipo documento seleziona “TD18 - Integrazione per acquisto di beni intracomunitari”.
3.  Inserisci i dati della fattura da integrare:
 Se la fattura l’hai ricevuta tramite Benfapp, puoi richiamarla col suo numero ed i campi saranno precompilati con il contenuto della fattura.
 In caso contrario, dovrai inserire i dati manualmente.
4.  Compila le linee di dettaglio, in base a cui saranno calcolati gli imponibili e le relative imposte.
Se hai dei dubbi sulla norma, ti consigliamo di confrontarti col tuo commercialista. L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione una Guida alla Compilazione.
È possibile effettuare integrazione o autofattura per acquisto servizi dall'estero, evitando la comunicazione con esterometro?
Sì. con l’adozione del nuovo formato della fattura elettronica, il cessionario/committente può effettuare l’integrazione della fattura (nel caso di servizi intracomunitari) o emettere autofattura (nel caso di servizi extra-comunitari) usando il tipo documento TD17, inviandolo tramite SDI, che sarà recapitata al solo soggetto emittente (dato che è quest'ultimo ad essere tenuto ad integrare la fattura con l'Iva).
In questo modo non sarà costretto a comunicare i dati dell’operazione ricevuta dal fornitore estero, integrati con quelli dell’imposta, tramite l’esterometro.
Procedura da cruscotto web Manager:
1.  Nell’area di generazione della fattura, seleziona “Autofattura”.
2.  Come tipo documento seleziona “TD17 - Integrazione/autofattura per acquisto servizi dall'estero”.
3.  Inserisci i dati della fattura da integrare:
 Se la fattura l’hai ricevuta tramite Benfapp, puoi richiamarla col suo numero ed i campi saranno precompilati con il contenuto della fattura.
 In caso contrario, dovrai inserire i dati manualmente.
4.  Compila le linee di dettaglio, in base a cui saranno calcolati gli imponibili e le relative imposte.
Se hai dei dubbi sulla norma, ti consigliamo di confrontarti col tuo commercialista. L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione una Guida alla Compilazione.
È possibile effettuare l’integrazione di una fattura passiva ai fini di reverse charge interno?
Sì. con l’adozione del nuovo formato della fattura elettronica, il cessionario/committente può effettuare attraverso SdI l’integrazione della fattura (che con la fattura cartacea avveniva scrivendo sulla stessa) usando il tipo documento TD16, che sarà recapitato solo a se stesso (dato che è quest'ultimo a essere tenuto a integrare l'Iva in fattura).
Procedura da cruscotto web Manager:
1.  Nell’area di generazione della fattura, seleziona “Autofattura”.
2.  Come tipo documento seleziona “TD16 - Integrazione fattura reverse charge interno”.
3.  Inserisci i dati della fattura da integrare:
 Se la fattura l’hai ricevuta tramite Benfapp, puoi richiamarla col suo numero ed i campi saranno precompilati con il contenuto della fattura.
 In caso contrario, dovrai inserire i dati manualmente.
4.  Compila le linee di dettaglio, in base a cui saranno calcolati gli imponibili e le relative imposte.
Se hai dei dubbi sulla norma, ti consigliamo di confrontarti col tuo commercialista. L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione una Guida alla Compilazione.
Una fattura emessa è contrassegnata da una puntina verde e l’indicazione “Fattura non consegnata”. Devo considerarla valida?
Sì. La fattura è stata correttamente recapitata da SdI, ma non è stata possibile la trasmissione all’indirizzo telematico registrato dal cessionario/committente o indicato in fattura.
Se sei in attesa del pagamento, ti consigliamo di contattare il tuo cliente per fargli ritrovare la fattura nel suo cassetto fiscale.
Come faccio ad emettere una fattura ad un cliente estero?
Per evitare errori, abbiamo deciso di registrare noi il cliente estero per conto tuo: il codice destinatario sarà XXXXXXX; se più lungo di cinque caratteri, il CAP andrà compilato con 00000 e il vero CAP si indicherà nel campo indirizzo; nel codice paese andrà inserito quello corrispondente, nel campo P.IVA andrà indicata la VAT, il codice fiscale del cliente o, in alternativa a questo, il codice 99999999999; il CF andrà compilato regolarmente.
Fanno eccezione i cessionari Extra-UE per cui va indicato il codice Paese (es US, RU, CN, etc), il codice 99999999999 come P.IVA e non va indicato il CF.
Se vuoi inserire questi dati, usa l’APP WEB e poi segnalaci il cliente. Ti avviseremo quando l’anagrafica sarà pronta per emettere la prima fattura.
Come faccio a registrare il codice destinatario sul portale Fatture e Corrispettivi?
Ecco le indicazioni passo passo per settare il codice destinatario nel tuo cassetto fiscale:
STEP 1
Per prima cosa è necessario accedere al proprio spazio sul portale Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate:
Fatture e Corrispettivi
Dati Utili per il Login:
1) Codice fiscale / Codice Entratel

2) Password e Codice PIN

3) Accedi

4) Puoi entrare anche con SPID e CNS

STEP 2
Fatto l’accesso nell’area riservata troverai una serie di servizi e dovrai cliccare su:
“Registrazione dell’indirizzo telematico dove ricevere tutte le fatture elettroniche”.
STEP 3
A questo punto basterà inserire il nuovo codice destinatario e confermare.
Se fosse necessario modificare l’indirizzo telematico, ad esempio nel caso di cambiamento, basta cliccare sull’attuale codice e modificarlo quindi cliccare su ”Aggiorna”.
Mi ha chiamato un cliente la cui fattura è stata rifiutata. Cosa devo fare?
Solitamente la fattura viene rifiutata per un errore nei dati fiscali inseriti dal cliente. In caso contrario contattaci.
Informa il cliente che deve correggere i propri dati tramite l’APP Benfapp clienti, disponibile per iOS e Android. Dopo che ha corretto i dati, entra nel dettaglio della fattura errata e clicca su “RIGENERA LA FATTURA”.
Mi ha chiamato un cliente che non ha ricevuto la fattura per un rifornimento effettuato da più di 24 ore. Cosa devo fare?
È possibile che il rifornimento sia sospeso. Prova questa procedura:
1.  Accedi alla tua area riservata come manager.
2.  Clicca sul tasto “RIFORNIMENTI IN SOSPESO”.
3.  Nei filtri imposta il valore della P.IVA o CF del cliente.
4.  Per ciascuno dei rifornimenti che trovi clicca su “ASSOCIA”.
5.  Inserisci uno dei dati del cliente: CF, P.IVA o codice Benfapp.
6.  Clicca su “SALVA”.
Per una fattura emessa verso una Pubblica Amministrazione viene segnalato lo stato verde, con l’indicazione “decorrenza termini”. Cosa significa?
La fattura è stata correttamente recapitata al destinatario. Le PP.AA. hanno 15 giorni di tempo per accettare o rifiutare esplicitamente una fattura. Trascorso tale periodo, il SdI genera una notifica di decorrenza termini, indicando che non effettuerà ulteriori attività su questo stato, considerato di fatto finale.
L’amministrazione può comunque contestare la fattura tramite un contatto diretto con il fornitore (p.es. tramite PEC). Questo è vero anche per le fatture esplicitamente accettate. In questo caso è necessario procedere con una nota di credito.
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